Piazza Grande è il fulcro della vita del borgo umbro.
Nel meraviglioso complesso monumentale, ora Piazza IV Novembre, convergono il Palazzo dei Priori, la Cattedrale e la Fontana maggiore, il simbolo della città, non per niente considerata la più bella e famosa del Medioevo.
Realizzata nel XIII secolo come punto terminale dell’Acquedotto di Monte Pacciano, la fontana sfoggia ben 85 volti e 61 animali scolpiti.
L’acqua sgorga da un’anfora magistralmente sorretta da tre Ninfe (o virtù teologali), gruppo bronzeo opera di Robeo.
Originariamente, sui loro capi erano apposti quattro grifoni, sempre in bronzo, per ogni punto cardinale che ora sono esposti alla Galleria Nazionale dell’Umbria. Da visitare l’Arco Etrusco, la Rocca Paolina, il Collegio del cambio, affrescato anche dal Perugino che lavorò due anni nella sfarzosa Casa dell’Udienza.
E’ arroccata su un colle che dominare la pianura sottostante, in cui scorre il Tevere.
Piazza del Popolo, nella sua forma allungata e chiusa dai volumi monumentali dei Palazzi Pubblici e del Duomo, è tra le più singolari realizzazioni comunali umbre.
Sul luogo dove già il Foro Romano vedeva collocati gli edifici rappresentativi si contrappongono, con effetto suggestivo, il gruppo dei palazzi laici, Palazzo dei Priori, Palazzo del Podestà e il Palazzo del Capitano del Popolo, al complesso religioso, formato dal Duomo e dietro dal Palazzo Vescovile. Si possono ammirare il Tempio si Santa Maria della Consolazione, il Tempio di San Fortunato..
La città vive in simbiosi con la rupe di tufo su cui è costruita (a 325 metri s.l.m.) ed è un notevolissimo esempio d’integrazione tra ambiente naturale e opera dell’uomo. Talvolta, la consapevolezza di questo rapporto tra natura e architettura è esplicita: ciò avviene, ad esempio, nell’iscrizione apposta sul famoso Pozzo di San Patrizio che recita: “Quod natura munimento inviderat industria adiecit” chiarendo appunto, che “ciò che la natura aveva negato per la difesa – in questo caso l’acqua – lo aggiunse l’attività umana”. Al visitatore, un percorso ideale è evocato e suggerito dalle due statue di Bonifacio VIII poste sulle porte estreme della città: Porta Soliana, da cui il Papa entrò, e Porta Maggiore, da cui usci. Orvieto conserva nei musei importanti reperti etruschi rinvenuti in città e nel territorio. Le Necropoli di Cannicella e del Crocefisso del Tufo, sotto la rupe orvietana, completano l’immagine dell’ultima città etrusca distrutta da Roma. Gli edifici pubblici più rappresentativi – il Palazzo Comunale, il Palazzo del Capitano del Popolo, il Duomo e il Palazzo dei Sette. Da visitare nei pressi di Orvieto, poco fuori città: la Necropoli etrusca del Crocifisso del Tufo, con tombe a camera dal VI al III secolo avanti Cristo; l’Abbazia dei santi Severo e Martirio, ricostruita nel secolo XII dai Benedettini, con severi ambienti, un bel campanile romanico dodecagonale e un magnifico paesaggio. La festa più solenne è quella del Corpus Domini, Oltre alle funzioni religiose e all’esposizione della reliquia c’è un corteo storico rievocativo con 400 figuranti. La Festa della palombella, per Pentecoste. Consiste nel far «volare» una colomba, legata a una raggera scoppiettante di mortaretti su un cavo d’acciaio, dalla chiesa di San Francesco al Duomo. La colomba viene donata alla prima coppia di sposi di quel giorno. La festa risale al 1300. Rassegna regionale dei vini dell’Umbria, con manifestazioni enogastronomiche, in giugno.
La chiamano “Città degli Innamorati” per la presenza delle spoglie di San Valentino, che ne fu vescovo. La Terni di oggi è un centro moderno e vitale, con monumenti interessanti, appuntamenti culturali stimolanti e un buon polo universitario. Tra gli edifici storici più importanti c’è la Cattedrale di Santa Maria Assunta. Da vedere anche la chiesa di San Francesco del XIII secolo, in stile gotico, con l’abside e il campanile realizzati da Angelo da Orvieto. Poi c’è la famosa Basilica di San Valentino, di origini antichissime, situata nel bel mezzo di un’area cimiteriale cristiana in onore del vescovo Valentino. Proprio le cascate delle Marmore rappresentano il sito naturalistico più bello e più famoso nei pressi di Terni. Opera idraulica di origine romana del III secolo. A breve distanza c’è anche il lago di Piediluco, incastonato tra dolci colline, e la Valserra e l’area dei Monti Martani sono dei veri paradisi per chi ama trascorrere qualche ora all’aria aperta.
Uno specchio d’acqua grande 128 km2, cinto dalla campagna circostante che lo avvolge come se gli spalti di un anfiteatro naturale fatto di basse colline e campi coltivati. Meritevoli di una visita sono anche le tre isolette che sorgono dalle acque del lago: l’isola Polvese, dichiarata parco scientifico-didattico; l’isola Maggiore, con i suoi sentieri che si dipanano attraverso una fitta vegetazione fatta di ulivi, lecci, pini, cipressi e pioppi; l’isola Minore, coperta anch’essa da una fitta vegetazione e abitata da una grande e numerosa colonia di cormorani. Nella zona del Lago Trasimeno è presente un gran numero di pittoreschi paesi e borghi antichi, come Castiglione sul Lago: costruito su un promontorio roccioso, una zona ideale per praticare attività quali windsurf e sci acquatico, e i suoi monumenti rappresentano una sorta di percorso storico attraverso Medioevo e Rinascimento. Oppure come Passignano sul Trasimeno, un antico borgo ancora cinto dalle sue mura medievali, dove si trova la chiesa della Madonna dei Miracoli. tra i borghi da vedere sul Lago Trasimeno, c’è anche Città della Pieve, adagiata sulla sua collina da cui si gode della vista di tutta l’area circostante.
La città vive in simbiosi con la rupe di tufo su cui è costruita (a 325 metri s.l.m.) ed è un notevolissimo esempio d’integrazione tra ambiente naturale e opera dell’uomo. Talvolta, la consapevolezza di questo rapporto tra natura e architettura è esplicita: ciò avviene, ad esempio, nell’iscrizione apposta sul famoso Pozzo di San Patrizio che recita: “Quod natura munimento inviderat industria adiecit” chiarendo appunto, che “ciò che la natura aveva negato per la difesa – in questo caso l’acqua – lo aggiunse l’attività umana”. Al visitatore, un percorso ideale è evocato e suggerito dalle due statue di Bonifacio VIII poste sulle porte estreme della città: Porta Soliana, da cui il Papa entrò, e Porta Maggiore, da cui usci. Orvieto conserva nei musei importanti reperti etruschi rinvenuti in città e nel territorio. Le Necropoli di Cannicella e del Crocefisso del Tufo, sotto la rupe orvietana, completano l’immagine dell’ultima città etrusca distrutta da Roma. Gli edifici pubblici più rappresentativi – il Palazzo Comunale, il Palazzo del Capitano del Popolo, il Duomo e il Palazzo dei Sette. Da visitare nei pressi di Orvieto, poco fuori città: la Necropoli etrusca del Crocifisso del Tufo, con tombe a camera dal VI al III secolo avanti Cristo; l’Abbazia dei santi Severo e Martirio, ricostruita nel secolo XII dai Benedettini, con severi ambienti, un bel campanile romanico dodecagonale e un magnifico paesaggio. La festa più solenne è quella del Corpus Domini, Oltre alle funzioni religiose e all’esposizione della reliquia c’è un corteo storico rievocativo con 400 figuranti. La Festa della palombella, per Pentecoste. Consiste nel far «volare» una colomba, legata a una raggera scoppiettante di mortaretti su un cavo d’acciaio, dalla chiesa di San Francesco al Duomo. La colomba viene donata alla prima coppia di sposi di quel giorno. La festa risale al 1300. Rassegna regionale dei vini dell’Umbria, con manifestazioni enogastronomiche, in giugno.
Uno specchio d’acqua grande 128 km2, cinto dalla campagna circostante che lo avvolge come se gli spalti di un anfiteatro naturale fatto di basse colline e campi coltivati. Meritevoli di una visita sono anche le tre isolette che sorgono dalle acque del lago: l’isola Polvese, dichiarata parco scientifico-didattico; l’isola Maggiore, con i suoi sentieri che si dipanano attraverso una fitta vegetazione fatta di ulivi, lecci, pini, cipressi e pioppi; l’isola Minore, coperta anch’essa da una fitta vegetazione e abitata da una grande e numerosa colonia di cormorani. Nella zona del Lago Trasimeno è presente un gran numero di pittoreschi paesi e borghi antichi, come Castiglione sul Lago: costruito su un promontorio roccioso, una zona ideale per praticare attività quali windsurf e sci acquatico, e i suoi monumenti rappresentano una sorta di percorso storico attraverso Medioevo e Rinascimento. Oppure come Passignano sul Trasimeno, un antico borgo ancora cinto dalle sue mura medievali, dove si trova la chiesa della Madonna dei Miracoli. tra i borghi da vedere sul Lago Trasimeno, c’è anche Città della Pieve, adagiata sulla sua collina da cui si gode della vista di tutta l’area circostante.
La visita al paese è di particolare interesse, si possono infatti osservare il meraviglioso Duomo, che fu realizzato nel XII secolo in stile romanico e al cui interno si trovano alcuni importanti affreschi, il Palazzo Pretorio, il Palazzo Trinci, antica residenza della famiglia che dominava la città, il Palazzo Comunale ed infine il Palazzo Orfini. Tra gli edifici religiosi che sorgono nella città umbra ricordiamo la Chiesa di Santa Caterina, costruita nel 1200, la Chiesa di Santa Maria in Campis, importante perché costruita in uno dei quattro punti cardinali di Foligno, la Chiesa di San Nicolò, che custodisce un importante dipinto raffigurante l’Incoronazione della Madonna ed infine l’antica Collegiata di San Salvatore, costruita tra l’XI e il XII secolo. Gli appuntamenti più importanti della città di Foligno sono la Giostra della Quintana che ha due edizioni annuali, la Giostra della Sfida e quella della Rivincita (il terzo weekend di giugno ed il secondo weekend di settembre) e che vede affrontarsi 10 rioni. Le Giostre sono anticipate da un Corteo Storico di oltre 600 figuranti. Da alcuni anni l’Ente Giostra propone anche il Carnevale barocco, ricostruzione storica delle prime sfide nel periodo originario (febbraio). Altro evento, collegato al periodo storico della Quintana, è il Festival Segni Barocchi che, dal 1981, propone musica, teatro, cinema, mostre alla ricerca dei ‘segni’ del barocco in ogni tempo e luogo (fine agosto – settembre).
Più giovane, è nato nel 1999, ma già molto apprezzato, il Festival dei Primi d’Italia, evento gastronomico dedicato ai Primi Piatti. Grandi chef, produttori, esperti, critici riuniti per celebrare la regina della tavola italiana: la pasta. Sono oltre 120 le dimore storiche di Foligno che mantengono inalterate le architetture originali, la maggior parte impreziosite da pregevoli cicli pittorici. L’iniziativa Festa a Palazzo intende celebrare questo patrimonio favorendo l’incontro con le varie espressioni artistiche: la musica, la letteratura, l’architettura, ecc. (gennaio-aprile).
Ogni due anni (negli anni pari), torna Humourfest, la rassegna internazionale dell’umorismo grafico che coinvolge numerosi artisti da tutto il mondo.